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Come si suol dire, l’appetito vien mangiando. E Il Bisonte Firenze, dopo aver centrato l’obiettivo della salvezza matematica e quello della prima storica qualificazione ai play off scudetto, non vuole fermarsi. Adesso il prossimo traguardo da raggiungere è quello della miglior posizione possibile nella griglia dei play off, e ci sono altre quattro partite a disposizione per scalare ulteriormente la classifica. La prima è quella di domani contro la Pomì Casalmaggiore, valida come recupero della diciottesima giornata della Samsung Gear Volley Cup di serie A1: si gioca alle 19 al Mandela Forum, dove Il Bisonte ha una striscia aperta di tre vittorie consecutive, e il sogno sarebbe quello di proseguire la serie, ma di fronte c’è la squadra campione d’Europa e vicecampione del mondo in carica, e quindi è chiaro che il compito è tutt’altro che agevole.
IL BISONTE FIRENZE 3
UNET YAMAMAY BUSTO ARSIZIO 0
IL BISONTE FIRENZE: Sorokaite 19, Brussa, Bechis 1, Bayramova 10, Norgini ne, Enright 15, Bonciani, Melandri 6, Parrocchiale (L), Repice ne, Pietrelli, Calloni 11. All. Bracci.
UNET YAMAMAY BUSTO ARSIZIO: Stufi 7, Signorile 1, Cialfi, Spirito (L2) ne, Fiorin 3, Witkowska (L1), Martinez 14, Vasilantonaki 5, Diouf 5, Moneta, Berti 5, Negretti ne, Pisani ne. All. Mencarelli.
Arbitri: Feriozzi – Turtù.
Parziali: 25-23, 25-16, 25-14.
Note – durata set: 30’, 27’, 25’; muri punto: Il Bisonte 10, Yamamay 7; ace: Il Bisonte 3, Yamamay 1; spettatori totali 1200.
Come un toro quando vede rosso, Il Bisonte evidentemente trova un’enorme carica quando si trova davanti la Unet Yamamay: come all’andata, Firenze travolge 3-0 Busto Arsizio, ma stavolta il successo ha tutto un altro significato, perché permette alla squadra di Marco Bracci di salvarsi matematicamente con addirittura quattro partite di anticipo, e di qualificarsi per la prima volta nella sua storia per i play off scudetto. Con quale posizione saranno le ultime partite a dirlo, ma intanto è bellissimo godersi un traguardo del genere davanti al proprio pubblico, mai così rumoroso al Mandela Forum.
A dieci giorni dall’ultima partita ufficiale giocata, domani Il Bisonte Firenze torna finalmente in campo per la diciannovesima giornata della Samsung Gear Volley Cup di serie A1, ospitando alle 17 al Mandela Forum la Unet Yamamay Busto Arsizio. Se le bisontine, anche a causa del rinvio del match contro Casalmaggiore, hanno avuto il tempo di eliminare un po’ di tossine dopo il ciclo terribile che le aveva viste protagoniste di quattro tie break su sei gare giocate nel 2017, al contrario le farfalle hanno disputato nel frattempo altre due partite, domenica scorsa contro Scandicci e mercoledì a Minsk in Coppa Cev. L’eventuale stanchezza per gli impegni ravvicinati e la lunga trasferta bielorussa è stata però ripagata da due vittorie importanti, che hanno rilanciato la Yamamay in classifica (ora è sesta a – 1 dalla Savino Del Bene) e le hanno permesso di passare il turno in Europa: vietato quindi pensare a una squadra affaticata, anzi, coach Mencarelli ha anche recuperato due giocatrici importanti come Stufi e Vasilantonaki, e vorrà pure vendicare il 3-0 dell’andata al PalaYamamay. Il Bisonte quindi dovrà giocare un’altra partita perfetta per portare a casa dei punti, che fra l’altro potrebbero anche rivelarsi decisivi: se stasera Montichiari perderà 3-0 o 3-1 contro Conegliano, domani Firenze potrebbe già festeggiare la salvezza in caso di successo per 3-0 o 3-1.
Dopo una settimana senza gare ufficiali, oggi Il Bisonte Firenze è tornato a respirare l’aria dell’impegno agonistico nell’allenamento congiunto organizzato al Mandela Forum con la Savino Del Bene Scandicci, ottimo test di preparazione in vista della partita di domenica contro Busto Arsizio. Le due squadre hanno giocato tre set con rotazioni bloccate e palle di conferma partendo dal 16-16, e le scandiccesi si sono imposte in tutti e tre per 26-24, 25-20, 25-21, poi i coach Bracci e Beltrami hanno deciso di far disputare due set tradizionali, conclusi 25-23 a favore della Savino e 15-11 per Il Bisonte. Bracci ha schierato il classico sestetto (Bechis-Sorokaite, Calloni-Melandri, Enright-Bayramova e Parrocchiale) nei primi due set e nel quarto, mentre nel terzo è partito con Brussa e Pietrelli per Bayramova e Enright; nel quarto e nel quinto sono entrate anche Norgini, Brussa, Pietrelli e Bonciani. L’unica giocatrice non utilizzata è stata Repice, ancora alle prese con un problema al piede.
SUDTIROL BOLZANO 3
IL BISONTE FIRENZE 2
SUDTIROL BOLZANO: Bertone ne, Bruno (L), Ikic, Rossi Matuszkova ne, Spinello, Bauer 5, Papa 11, Pincerato 3, Popovic-Gamma 23, Bartsch 20, Zambelli 11. All. Salvagni.
IL BISONTE FIRENZE: Sorokaite 25, Brussa ne, Bechis 3, Bayramova 9, Norgini ne, Enright 13, Bonciani, Melandri 4, Parrocchiale (L), Repice ne, Pietrelli 4, Calloni 13. All. Bracci.
Arbitri: Lot – Cerra.
Parziali: 26-24, 18-25, 23-25, 25-21, 15-9.
Note – durata set: 30’, 23’, 31’, 32’, 15’; muri punto: Bolzano 10, Il Bisonte 8; ace: Bolzano 7, Il Bisonte 3.
Stavolta a Il Bisonte non riesce la rimonta, anzi è Bolzano a reagire da una situazione che sembrava compromessa (1-2 e 7-10) e a ribaltare tutto vincendo al tie break. Peccato perché Firenze, dopo aver perso di misura il primo set forse più per suoi demeriti che per meriti delle avversarie, era riuscito a trovare il bandolo della matassa, alzando il livello del gioco e salendo due set a uno. Anche nel quarto l’inerzia sembrava premiare le bisontine (7-10), che però non sono riuscite a dare il colpo di grazia, anche in virtù di una crescita del Bolzano e soprattutto di Bartsch (che ha chiuso con 20 punti insieme ai 23 di Popovic, più continua nel corso della partita): vinto il quarto, nel tie break non c’è stata praticamente storia, con Il Bisonte che probabilmente ha anche pagato fisicamente il secondo quinto set in quattro giorni e si è dovuto arrendere interrompendo la striscia di tre vittorie consecutive. Peccato perché c’era l’occasione addirittura di superare le altoatesine in classifica e di agganciare Modena, ma al tempo stesso la squadra di Bracci ha guadagnato un altro punto su Montichiari e Club Italia, e questo è sicuramente un altro passo importante verso la salvezza.
Neanche il tempo di assimilare la straordinaria vittoria contro Novara, che per Il Bisonte Firenze è già l’ora di tornare in campo per il primo e unico turno infrasettimanale della stagione: domani alle 20.30 è in programma la trasferta del PalaResia di Bolzano contro il Sudtirol Bolzano, valida per la diciassettesima giornata della Samsung Gear Volley Cup di serie A1, e forse è anche un bene che non ci sia stato modo di cullarsi troppo sul terzo successo di fila in campionato, un evento storico per le bisontine. Tutto dimenticato, almeno per ora, e testa solo a una sfida altrettanto se non più importante rispetto all’ultima: Bolzano è una delle squadre della stessa fascia di valori di quella di Bracci, e quindi i punti in palio valgono doppio. Anche perché in classifica Il Bisonte e Sudtirol sono divise da solo due lunghezze, a favore delle altoatesine, e un successo pieno varrebbe il sorpasso, fondamentale per mettersi un’altra squadra alle spalle. Tra il dire e il fare però c’è di mezzo un Bolzano che sta facendo davvero un gran campionato: grazie a una squadra compatta e completa in ogni ruolo, coach Salvagni ha saputo creare un meccanismo che ha portato gioco e risultati, come dimostrano le recenti importanti vittorie contro Busto Arsizio e Club Italia.
IL BISONTE FIRENZE 3
IGOR GORGONZOLA NOVARA 2
IL BISONTE FIRENZE: Sorokaite 23, Brussa, Bechis 2, Bayramova 14, Norgini ne, Enright 16, Bonciani, Melandri 7, Parrocchiale (L), Repice ne, Pietrelli, Calloni 18. All. Bracci.
IGOR GORGONZOLA NOVARA: Alberti, Cambi 7, Plak 5, Pietersen 8, Bonifacio 7, Chirichella 17, Sansonna (L), Piccinini 3, Dijkema, Zannoni, Barcellini 5, Barun-Susnjar 32. All. Fenoglio.
Arbitri: Oranelli – Rolla.
Parziali: 19-25, 25-20, 15-25, 25-19, 19-17.
Note – durata set: 23’, 24’, 25’, 26’, 21’; muri punto: Il Bisonte 14, Novara 8; ace: Il Bisonte 4, Novara 2; spettatori totali 1100.
Più di una volta in questo campionato Il Bisonte aveva raggiunto risultati storici. Ma quello che ha centrato bissando il successo dell’andata contro Novara è forse il più prezioso: il 3-2 rifilato alla Igor vale la terza vittoria consecutiva per Firenze, striscia positiva mai centrata dalle bisontine nelle loro tre stagioni in A1. Se poi si guarda a come è arrivata, allora si può tranquillamente dire che al Mandela è stata scritta una delle pagine più epiche della ultraquarantennale storia dell’Azzurra: sotto 1-2 contro la squadra più in forma del campionato, reduce da undici vittorie consecutive, Il Bisonte ha vinto il quarto e poi è riuscito a riemergere da un tie break in cui era sotto 11-13, annullando tre match point (tutti con una Sorokaite da 7 punti e il 70% in attacco nel solo tie break) e poi chiudendo 19-17 con un muro di Enright su una fantascientifica Barun, capace di realizzare nove punti nel quinto (col 64%) e 32 in totale (col 48%). Straordinaria in generale la prestazione di squadra, che fra l’altro permette di guadagnare un punto sia su Monza che su Montichiari, mentre a livello individuale fra le altre si possono citare Calloni, che dopo i 20 punti di Monza ne ha aggiunti altri 18 (col 50% in attacco e 6 muri) e Bonciani, entrata in battuta sul 17-17 al tie break e freddissima nel mettere in difficoltà la ricezione ospite.
Domani al Mandela Forum Il Bisonte Firenze dovrà misurarsi con la squadra più in forma del campionato: alle 17 la sedicesima giornata della Samsung Gear Volley Cup di serie A1 propone la sfida contro la Igor Gorgonzola Novara, che grazie a una striscia aperta di undici vittorie consecutive (nove in campionato, di cui otto da tre punti, e due in Coppa Italia), è risalita al terzo posto in classifica, a quota 34. Anche la squadra di Marco Bracci però sta bene: grazie ai due successi di fila nei due scontri diretti contro Club Italia e Monza, Calloni e compagne hanno consolidato il loro nono posto, e adesso possono guardare con più tranquillità alla sfida di domani. Magari con un paio di obiettivi in testa: in primis, quello di provare a mettere in saccoccia qualche altro punto che sarebbe utilissimo in chiave salvezza, ma sognando un po’ di più anche quello di conquistare la terza vittoria di fila, striscia mai centrata da Il Bisonte in quasi tre anni di A1. Il 3-2 con cui all’andata Firenze sconfisse Novara per la prima volta nella sua storia è un punto da cui partire, ma adesso la Igor è tutta un’altra squadra, trascinata da una Barun che nelle ultime tre partite ha viaggiato sopra i trenta punti di media, e probabilmente avrà anche voglia di rivincita rispetto a quel precedente. In settimana comunque la squadra ha confermato anche in ottime sedute di allenamento i progressi mostrati nelle ultime partite, e coach Bracci potrà contare su un gruppo quasi al 100%, con Repice unica giocatrice non al meglio per qualche acciacco fisico.
La gara fra Il Bisonte Firenze e Pomì Casalmaggiore, valida per la diciottesima giornata della Samsung Gear Volley Cup e inizialmente in programma domenica 19 febbraio alle 17 al Mandela Forum, è stata rinviata a giovedì 2 marzo alle 19, sempre al Mandela Forum, a causa dell’indisponibilità dell’impianto fiorentino nella data originaria.
SAUGELLA TEAM MONZA 1
IL BISONTE FIRENZE 3
SAUGELLA TEAM MONZA: Arcangeli (L1), Balboni ne, Tomsia 22, Devetag 1, Candi 4, Aelbrecht 8, Begic 6, Lussana (L2), Dall’Igna 3, Nicoletti 3, Segura 16, Bezarevic ne, Eckerman 6. All. Delmati.
IL BISONTE FIRENZE: Sorokaite 19, Brussa, Bechis 4, Bayramova 8, Norgini ne, Enright 17, Bonciani ne, Melandri 9, Parrocchiale (L), Repice ne, Pietrelli 2, Calloni 20. All. Bracci.
Arbitri: Zavater – Talento.
Parziali: 25-23, 25-27, 22-25, 23-25.
Note – durata set: 26’, 35’, 29’, 29’; muri punto: Monza 10, Il Bisonte 15; ace: Monza 2, Il Bisonte 2.
Il Bisonte tira fuori una prestazione di straordinaria grinta e orgoglio proprio nel momento giusto, e porta a casa uno scontro diretto per la salvezza, per lo più esterno, soffrendo tantissimo fino alla fine, ma centrando anche l’obiettivo del successo pieno contro Monza. I tre punti sono fondamentali per la classifica di Firenze, perché ricacciano Monza a – 5, Montichiari a – 6 e Club Italia a – 7, e permettono alla squadra di Marco Bracci di preparare molto più serenamente le prossime partite. Un monumento va sicuramente eretto al capitano Raffaella Calloni, che sfodera la prestazione più importante della sua stagione mettendo a terra venti palloni e risultando anche la MVP di serata: sette i suoi muri vincenti, sommati a tredici punti in attacco con il 59% di positività. Ma si farebbe un torto a non nominare tutte le altre: Sorokaite con il suo solito contributo in attacco (19 punti), Enright sempre precisa anche in ricezione (17 punti e il 73% di ricezioni positive), Melandri con 9 punti (e i soliti tre muri), Bechis con tanta varietà in regia e anche quattro su quattro con gli attacchi di seconda, e Parrocchiale super in difesa. E poi le due giocatrici che si sono alternate in posto quattro: Odina ha dovuto lasciare il campo a Pietrelli nel terzo set, la veterana bisontina ha dato il suo solito contributo in difesa e in ricezione ma anche firmato il punto decisivo del terzo set, e poi l’azera è rientrata nel finale del quarto mettendo a segni i due muri che hanno chiuso la partita.
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