IL BISONTE FIRENZE 3
ZANETTI BERGAMO 1
IL BISONTE FIRENZE: Santana 8, Alberti 6, Foecke 20, Degradi, Daalderop 7, De Nardi (L2) ne, Turco ne, Fahr 11, Dijkema 3, Nwakalor 22, Venturi (L1), Maglio 2. All. Caprara.
ZANETTI BERGAMO: Smarzek, Imperiali ne, Olivotto 9, Van Ryk 11, Sirressi (L), Prandi 2, Samara 4, Melandri 12, Mirković 1, Civitico, Loda 9, Mitchem 18. All. Turino.
Arbitri: Santi – Merli.
Parziali: 25-18, 28-26, 22-25, 25-16.
Note – durata set: 27’, 30’, 30’, 26’; muri punto: Il Bisonte 14, Bergamo 5; ace: Il Bisonte 3, Bergamo 4; spettatori totali: 1000.
Torna al successo Il Bisonte Firenze, e lo fa con una prestazione convincente contro la Zanetti Bergamo davanti ai propri tifosi: il 3-1 finale è il frutto di una partita in cui le bisontine per larghi tratti hanno giocato decisamente meglio delle avversarie, mettendole in difficoltà fin dalla battuta e ritrovando anche un muro molto solido (14 block-in vincenti di squadra). Quando il livello si è abbassato sono state poi la grinta e il grande orgoglio a fare la differenza, soprattutto nel finale da brividi del secondo set e in parte anche nel terzo, in cui alla fine la rimonta non si è concretizzata: una Dijkema sugli scudi ha distribuito il gioco in maniera più che positiva, e alla fine sono state tutte le sue attaccanti a giovarsene, con Nwakalor eletta MVP grazie a una prova mostruosa da 22 punti (con anche 4 muri). I tre punti fra l’altro permettono a Il Bisonte di confermarsi al terzo posto, e di avvicinarsi con la carica giusta al prossimo match esterno contro la Pomì Casalmaggiore, quinta a due lunghezze di distanza.
Giovanni Caprara parte con Dijkema in regia, Nwakalor opposto, Foecke e Daalderop in banda, Alberti e Fahr al centro e Venturi libero, mentre Turino, all’esordio da capo allenatore in A1, risponde con Mirković in palleggio, Smarzek opposto, Mitchem e Loda schiacciatrici laterali, Melandri e Olivotto al centro e Sirressi libero.
L’inizio è favorevole a Bergamo, che sfrutta i primi tempi di Melandri e gli attacchi da posto quattro di Mitchem per salire sul 3-6, ma la reazione de Il Bisonte non si fa attendere, con Foecke che trascina le bisontine al 9-9 e al conseguente time out Turino: l’inerzia rimane favorevole a Firenze, che con i muri di Nwakalor (tre in totale nel set) e Daalderop e l’ace di Foecke sale 14-9 provocando un altro time out ospite, poi Turino prova Samara per Mitchem e il doppio cambio (Prandi e Van Ryk per Smarzek e Mirkovic) e Loda riavvicina la Zanetti sul 18-14. Un contrasto a muro vinto e un attacco di Samara valgono l’ulteriore riavvicinamento (20-18), Caprara spende un altro time out e Van Ryk sbaglia la battuta, consentendo poi a Foecke e Fahr di ricostruire un + 5 rassicurante (23-18), e a Foecke di mettere giù il 25-18 col sesto punto personale.
L’inizio del secondo set è equilibrato, anche se Il Bisonte comincia a sbagliare un po’ troppo e Melandri ne approfitta per provare il primo allungo (9-11): un altro errore in ricezione permette a Olivotto di firmare l’11-14, poi quando Mitchem mette giù l’11-15 al termine di un lungo scambio, Caprara è costretto a chiamare time out. La chiacchierata è proficua, il muro di Fahr e il mani-out di Foecke suggeriscono a Turino il contro time out (14-15), ma è ancora l’americana a impattare (15-15) e poi un altro muro di Fahr su Van Ryk (subentrata a Smarzek) e un primo tempo della stessa centrale valgono il sorpasso (17-15): il 19-16 di Daalderop è seguito da un altro tempo ospite, e qui la Zanetti riesce a reagire, trascinata dalla ex Melandri che prima impatta su una ricezione sbagliata e poi sorpassa con un muro (21-22), costringendo Caprara al time out. Daalderop pareggia subito da zona quattro (22-22), poi si entra in un finale al cardiopalma in cui viene costantemente mantenuto il cambio palla: Prandi regala il primo set point (23-24), Foecke lo annulla (24-24), poi Fahr e Nwakalor ne cancellano altri due (26-26), e alla fine sono due super muri di Alberti a valere il 28-26.
Nel terzo ci sono Santana per Daalderop da una parte e Van Ryk e Prandi per Smarzek e Mirkovic dall’altra, ed è di nuovo Bergamo a partire meglio (2-7), con troppi errori delle bisontine e Caprara che dopo aver inserito Maglio per Fahr chiama time out: l’emorragia continua con l’ace di Mitchem e l’attacco di Loda (3-11), poi Santana (eccellente il suo ingresso con 8 punti, il 61% in attacco e il 91% di ricezioni positive) innesca un tentativo di rimonta (8-12) e Turino chiama time out. Si procede a elastico, la Zanetti torna anche sul + 6 ma Firenze reagisce di nuovo e con un ace di Dijkema si riporta a – 3 con il conseguente time out Turino (14-17): al rientro Mitchem ristabilisce le distanze con due attacchi, poi Van Ryk trova il nuovo + 6 (14-20) e Caprara chiama time out. Sembra finita, ma nel finale un muro di Alberti e un attacco out di Mitchem danno speranza a Il Bisonte (21-23), anche se qui un tocco di seconda di Prandi vale tre set point (21-24) e al secondo Melandri trova il modo di allungare il match (22-25).
Ancora equilibrio all’inizio del quarto, rotto dall’attacco di Santana e dal murone di Nwakalor (10-7), con Turino che ferma il gioco, poi sul 13-10 il tecnico ospite rimette Mirkovic in regia per Prandi, e sul 14-10, firmato Dijkema, Samara per Loda: Il Bisonte adesso difende alla grande, Dijkema va ad alzare praticamente addosso al segnapunti il 16-11 di Nwakalor, e Turino ferma di nuovo il gioco, ma il trend non cambia, con le bisontine che non si voltano più indietro e una super Foecke (20 punti col 44% in attacco) che alla fine chiude 25-16.
LE PAROLE DI GIOVANNI CAPRARA - “Il mio obiettivo, più che le vittorie, è vedere le ragazze migliorare nel gioco, anche se ovviamente giochiamo per vincere: oggi si è visto qualche timido miglioramento in alcune situazioni in attacco, soprattutto con Nwakalor, e anche in distribuzione con Laura, però siamo ancora molto altalenanti e commettiamo troppe sciocchezze. Speriamo che prima o poi questi black out si interrompano, ma comunque siamo molto felici della vittoria perché non è mai facile nel campionato italiano e tutte le partite sono complicate. Anche nei primi due set non abbiamo giocato in maniera molto brillante, e abbiamo approfittato probabilmente di un momento di poca fiducia delle avversarie: abbiamo giocato invece molto bene il quarto, l’ingresso di Santana ha dato più continuità alla ricezione e poi Daly ha sfruttato qualche attacco di palla rapida. Il nostro limite lo sappiamo, abbiamo alti e bassi durante il gioco ma speriamo di migliorare nel corso del campionato”.